Strategie Psicologiche per Vivere nel Presente Senza Ansie

Strategie Psicologiche per Vivere nel Presente Senza Ansie

Come possiamo integrare strumenti psicologici e spirituali per trovare un equilibrio duraturo e vivere con serenità? In che modo l’abbandono al flusso della vita può trasformare il nostro modo di affrontare l’ansia? Cosa può fare la terapia online?

 

Nella società contemporanea, viviamo spesso con la sensazione di essere sospesi tra passato e futuro, un’altalena continua che ci porta a rivivere ciò che è stato o a preoccuparci per ciò che sarà, lasciandoci poco spazio per godere appieno del presente. Questa abitudine di proiettare la nostra mente altrove non è priva di conseguenze: l’ansia si insinua facilmente nei pensieri, alimentata dall’incertezza per ciò che non possiamo prevedere e dal rimpianto per ciò che non possiamo cambiare. In un mondo frenetico che valorizza la velocità, l’anticipazione e il risultato immediato, dimentichiamo facilmente che il presente è l’unico tempo che ci appartiene davvero, l’unico spazio in cui possiamo sperimentare la vita pienamente. Imparare a vivere nel presente non è solo una pratica per ridurre lo stress, ma diventa una via per riscoprire un benessere autentico, che abbraccia corpo, mente e spirito.

Ma cosa significa realmente “vivere nel presente”? E come possiamo renderlo una realtà, specialmente in un contesto che sembra incoraggiare l’ansia e la distrazione? Questo articolo ha l’obiettivo di esplorare pratiche e strategie che possono guidarci verso una vita più radicata nel “qui e ora,” combinando approcci psicologici ed elementi di spiritualità. Per vivere nel presente è necessario fare un passo oltre la semplice consapevolezza momentanea e adottare un equilibrio profondo che ci consenta di accettare ogni attimo così come è, senza la spinta a volerlo cambiare o controllare. Questo percorso richiede un insieme di strumenti pratici e concettuali che possiamo integrare nella nostra quotidianità, portando alla luce risorse interiori spesso trascurate.

Gli obiettivi di questo articolo sono molteplici e complementari: in primo luogo, fornire strumenti concreti per riportare l’attenzione al momento presente attraverso pratiche come la mindfulness e la gratitudine, tecniche in grado di ridurre l’ansia, migliorare la nostra salute mentale e permetterci di riscoprire la bellezza del presente. In secondo luogo, l’articolo si propone di integrare strategie psicologiche e spirituali per offrire una visione completa del benessere che comprenda sia la dimensione razionale sia quella emotiva e spirituale della persona. Un altro obiettivo chiave è quello di rendere consapevoli i lettori dell’importanza di lasciar andare il bisogno di controllo e accettare l’incertezza, una qualità che può essere coltivata sia attraverso pratiche come la terapia breve strategica, che affronta efficacemente il bisogno di risolvere i problemi in tempi brevi, sia attraverso la fiducia in una dimensione spirituale più ampia, che permette di sviluppare un atteggiamento di accettazione verso la vita e i suoi cambiamenti. Infine, il quarto obiettivo è offrire tecniche per gestire le emozioni e vivere in armonia con il flusso della vita, sviluppando resilienza e una nuova capacità di fronteggiare le sfide quotidiane senza esserne sopraffatti.

Le pratiche che esamineremo non sono soluzioni immediate e non promettono una risoluzione istantanea dei problemi, ma rappresentano strumenti profondi che, con una pratica regolare, possono portarci a cambiare radicalmente il nostro rapporto con il tempo e con noi stessi. La mindfulness, ad esempio, ci invita a focalizzarci consapevolmente su ciò che sta accadendo qui e ora, imparando ad accogliere i nostri pensieri e sensazioni senza giudizio. La pratica della gratitudine, invece, ci spinge a sviluppare un atteggiamento positivo e appagato verso la nostra realtà, rivalutando ciò che abbiamo già e distogliendo l’attenzione da ciò che manca. Questo cambio di prospettiva è essenziale per ridurre l’ansia e promuovere un senso di appagamento.

A fianco di queste strategie psicologiche, esploreremo anche il concetto di flow, studiato dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, che descrive uno stato di totale immersione in attività che ci appassionano. Questo stato di “flusso” non solo permette di vivere momenti di autentica felicità e soddisfazione, ma ci aiuta anche a radicarci nel presente, distogliendo la mente dalle preoccupazioni. Infine, il riconoscimento e la gestione delle emozioni, affrontate anche nelle pratiche di introspezione spirituale, ci insegnano a vivere ogni emozione come un segnale utile e un’opportunità di crescita, piuttosto che come un ostacolo.

Questo viaggio verso il vivere nel presente non si limita alla dimensione psicologica, ma si arricchisce di una dimensione spirituale. Molte pratiche spirituali, infatti, ci incoraggiano a sviluppare una fiducia profonda, che va oltre la nostra capacità di comprendere tutto e si radica nella percezione di un ordine superiore o di una connessione più grande con l’universo. Questa percezione può aiutarci ad affrontare l’incertezza della vita con maggiore serenità e accettazione. In un mondo che sembra chiedere sempre di più, trovare un’armonia tra psicologia e spiritualità rappresenta una strada verso un’esistenza più completa e consapevole, dove il presente non è solo un concetto, ma una realtà vissuta.

Se siete pronti a scoprire come queste tecniche possano trasformare il vostro rapporto con l’ansia e con il tempo, accompagnatemi in questo percorso nel cuore del presente e della consapevolezza. Vivere nel presente non è soltanto una scelta, ma un’opportunità per crescere, comprendere e amare profondamente ogni istante che ci è concesso.

 

La Profondità della Mindfulness e della Consapevolezza Spirituale: Scoprire la Pace Interiore in Ogni Momento

In un mondo che ci stimola costantemente con aspettative, doveri e distrazioni, trovare un momento di vera pace interiore può sembrare un’impresa impossibile. Eppure, le pratiche di mindfulness e consapevolezza spirituale ci insegnano che la pace è sempre accessibile: basta saperla cercare dentro di noi, nel momento presente. La mindfulness e la consapevolezza spirituale, pur avendo radici diverse, offrono insieme un percorso che ci guida verso un’esperienza di serenità e connessione, trasformando ogni istante della nostra vita in un’opportunità di crescita e di armonia. Attraverso l’integrazione di questi due approcci, possiamo sviluppare una nuova relazione con la nostra mente, abbracciando il presente e scoprendo una profondità di cui spesso ignoriamo l’esistenza.

La mindfulness, una pratica che negli ultimi decenni ha trovato ampio riscontro nel campo della psicologia, si basa su un concetto centrale: la consapevolezza del momento presente. Significa essere pienamente presenti a ciò che stiamo vivendo, senza fuggire né giudicare ciò che emerge. Immaginiamo di poter osservare ogni pensiero, emozione e sensazione come un fenomeno passeggero, senza lasciarci travolgere o influenzare. La mindfulness ci offre gli strumenti per diventare osservatori della nostra stessa esperienza, permettendoci di entrare in contatto con le nostre emozioni senza esserne schiavi. Esercizi pratici come la respirazione consapevole, in cui ogni respiro diventa un ancora che ci radica al presente, o il body scan, che ci guida in un’esplorazione lenta e attenta del nostro corpo, sono solo alcune delle tecniche che ci aiutano a sviluppare questa qualità di attenzione. Con il tempo, la mindfulness diventa una lente attraverso la quale osservare il mondo, riducendo la tendenza al giudizio e aumentando la capacità di accettazione.

La consapevolezza spirituale, invece, va oltre la mera osservazione e abbraccia una dimensione più profonda, in cui ci sentiamo connessi a qualcosa di più ampio, che può essere visto come l’essenza stessa dell’universo o una forza spirituale. A differenza della mindfulness, che si concentra sull’esperienza immediata e sul singolo individuo, la consapevolezza spirituale ci invita a esplorare il legame tra noi e il mondo che ci circonda, risvegliando una percezione di unità e appartenenza. Pratiche come la meditazione trascendentale, che consente di raggiungere stati di coscienza più profondi attraverso la ripetizione di un mantra, ci guidano verso una calma mentale che va oltre le preoccupazioni quotidiane, conducendoci a un’esperienza di pace e chiarezza interiore. Allo stesso modo, la contemplazione, praticata in molte tradizioni spirituali, ci invita a riflettere su concetti come l’amore, la compassione o l’infinito, permettendoci di scoprire un senso di connessione con tutto ciò che esiste.

La combinazione di mindfulness e consapevolezza spirituale genera una serie di benefici che vanno ben oltre la somma delle singole pratiche. La mindfulness ci insegna a essere presenti e consapevoli nel qui e ora, contribuendo a ridurre l’ansia e a gestire lo stress, mentre la consapevolezza spirituale ci invita a esplorare i significati più profondi della nostra esistenza, aiutandoci a sviluppare un senso di appartenenza e di fiducia nella vita. Questa integrazione ci consente di vivere con serenità e stabilità, anche nei momenti più difficili. Il senso di connessione spirituale ci aiuta a vedere oltre le nostre preoccupazioni immediate, ricordandoci che ogni esperienza, anche le più dolorose, fa parte di un percorso più ampio di crescita e trasformazione. La pratica della mindfulness ci permette di affrontare queste esperienze con una mente aperta e calma, mentre la consapevolezza spirituale ci offre un significato più ampio, insegnandoci a vedere oltre il singolo evento e a trovare conforto nel senso di unità.

Incorporare queste pratiche nella vita quotidiana ci offre un approccio trasformativo alla vita stessa. Ogni momento diventa un’opportunità per fermarsi, osservare e riscoprire la bellezza della semplicità. La mindfulness ci rende più presenti a noi stessi, mentre la consapevolezza spirituale ci apre a una connessione più vasta. Insieme, queste pratiche ci insegnano a vivere con intenzione, riconoscendo che la pace interiore è accessibile in ogni attimo, che ogni esperienza può arricchire la nostra comprensione di noi stessi e del mondo. Questo viaggio tra mindfulness e consapevolezza spirituale diventa così un percorso verso una vita di autenticità, presenza e gratitudine, un cammino che ci porta a scoprire che la pace non è solo un’aspirazione lontana, ma una realtà a cui possiamo accedere in ogni istante.

La Gratitudine e la Connessione con il Divino: Un Percorso di Accettazione e Serenità Interiore

In un mondo che spesso ci porta a desiderare costantemente qualcosa di più, la pratica della gratitudine rappresenta un potente antidoto contro la frenesia e l’insoddisfazione. La gratitudine, sia in ambito psicologico che spirituale, ci invita a spostare l’attenzione da ciò che manca nella nostra vita a ciò che già possediamo, trasformando il nostro modo di percepire e vivere la quotidianità. Non è soltanto un esercizio di riconoscimento, ma un vero e proprio percorso che ci avvicina alla consapevolezza e alla connessione con una dimensione più ampia, che può essere chiamata “divino”, “universo” o semplicemente “vita”. Attraverso la pratica della gratitudine, possiamo sperimentare una riduzione dell’ansia, un rafforzamento dell’equilibrio emotivo e un senso di connessione con noi stessi e con qualcosa che trascende la nostra individualità.

Dal punto di vista psicologico, la gratitudine è uno strumento pratico per migliorare il nostro benessere mentale, aiutandoci a vedere il valore in ciò che abbiamo, piuttosto che concentrarci su ciò che manca. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che coltivare un atteggiamento di gratitudine può migliorare l’umore, ridurre i livelli di ansia e incrementare il senso di soddisfazione. Esercizi di gratitudine come il “diario della gratitudine”, in cui ogni giorno si annotano tre cose per cui si è grati, o l’abitudine di esprimere apprezzamento a chi ci circonda, aiutano a sviluppare una mentalità positiva, ancorata al presente. Questo semplice atto di osservazione e apprezzamento ci aiuta a sviluppare una mentalità che valorizza le piccole gioie quotidiane, riducendo il desiderio di cercare incessantemente nuove fonti di soddisfazione esterna. È un processo che aiuta a modificare il dialogo interno, riducendo l’ansia e accrescendo il senso di appagamento.

Tuttavia, la gratitudine non si limita solo alla sfera psicologica, ma possiede una dimensione spirituale profonda, che va oltre la semplice accettazione del presente. Nella gratitudine spirituale, infatti, l’atto di essere grati assume un significato più ampio: ringraziare non solo per ciò che è facile o positivo, ma anche per le esperienze difficili e per le sfide che incontriamo nel nostro cammino. Questo tipo di gratitudine, più che un esercizio, diventa una filosofia di vita che vede ogni esperienza come un dono o un’opportunità di crescita. La gratitudine spirituale non richiede che tutto sia perfetto, ma ci invita a considerare ogni evento, positivo o negativo, come una lezione che ci avvicina alla comprensione di noi stessi e del nostro posto nell’universo. Questo atteggiamento ci permette di sviluppare una visione di insieme, nella quale ogni aspetto della nostra vita contribuisce alla nostra evoluzione personale e spirituale, aiutandoci a vivere con maggiore accettazione e apertura verso il mistero dell’esistenza.

I benefici combinati di queste due dimensioni della gratitudine sono profondi e tangibili. Da un lato, la gratitudine psicologica ci offre gli strumenti per vivere con serenità il presente, apprezzando ciò che possediamo e liberandoci dalla trappola del desiderio incessante. Questo ci porta a una riduzione dell’ansia e a un miglioramento della salute mentale complessiva, poiché ci permette di distaccarci da pensieri negativi e concentrarci su ciò che realmente conta. Dall’altro, la gratitudine spirituale ci regala un senso di connessione con una realtà più vasta, portandoci a vivere con una consapevolezza più ampia e profonda. Sentirci parte di un tutto più grande ci aiuta a riconoscere che ogni esperienza, anche quelle più difficili, ha un significato, una ragione, un valore.

Integrare la gratitudine psicologica e spirituale nella nostra quotidianità non solo ci permette di sperimentare una serenità profonda e stabile, ma ci trasforma a un livello esistenziale. La gratitudine diventa una forza che ci radica nel presente e ci apre alla vita in tutte le sue forme. Ogni giorno può diventare un’occasione per riconoscere il valore di ciò che ci circonda e per coltivare una connessione più autentica con noi stessi e con il divino. In questo modo, la gratitudine diventa non solo un’abitudine, ma un cammino di vita, un atto di amore verso l’esistenza stessa, che ci rende più forti, più equilibrati e più pronti ad accogliere ogni attimo come un dono prezioso.

Gestione delle Emozioni e Riconoscimento Spirituale: Trasformare le Emozioni in Strumenti di Crescita

In una società che spesso ci spinge a nascondere o reprimere le emozioni, imparare a riconoscerle, accoglierle e comprenderle diventa un atto di profonda connessione con noi stessi. La gestione delle emozioni, vista attraverso la lente della psicologia emotiva e della spiritualità, rappresenta un cammino verso l’equilibrio mentale e la crescita interiore, portando a una comprensione più profonda del nostro essere e della nostra essenza. Quando impariamo a non fuggire dalle emozioni, ma piuttosto a esplorarle con curiosità e rispetto, esse smettono di essere fonti di disagio e diventano veri e propri strumenti di trasformazione personale.

Dal punto di vista della psicologia emotiva, il riconoscimento e la regolazione delle emozioni sono essenziali per mantenere un equilibrio mentale stabile. Le emozioni, infatti, sono risposte naturali che ci segnalano i nostri bisogni, valori e limiti, e il loro riconoscimento consapevole ci permette di rispondere in modo adeguato alle situazioni che incontriamo nella vita. Ad esempio, la rabbia può indicare che sono stati violati dei confini importanti per noi, mentre la tristezza ci aiuta a elaborare una perdita o una delusione. Riconoscere le emozioni significa dare loro uno spazio, permettendo a noi stessi di sentirle senza fretta di eliminarle. Con tecniche psicologiche come la regolazione emotiva, possiamo sviluppare strumenti per gestire queste reazioni e favorire una risposta equilibrata e adattiva, piuttosto che impulsiva. Imparare a non giudicare le nostre emozioni e ad accoglierle per ciò che sono ci offre l’opportunità di trasformarle da forze destabilizzanti a potenti alleate per il nostro benessere.

Accanto alla gestione psicologica, esiste una dimensione spirituale delle emozioni che arricchisce e amplia il nostro rapporto con esse. Nella sfera spirituale, le emozioni non sono viste semplicemente come reazioni fisiologiche o psicologiche, ma come veri e propri indicatori di crescita interiore e di connessione con la nostra essenza più profonda. Ogni emozione, infatti, è considerata una manifestazione di una parte più profonda del nostro essere, un riflesso del nostro mondo interiore e della nostra anima. La tristezza, ad esempio, può diventare un’opportunità di introspezione e riflessione, una porta verso una consapevolezza più ampia e autentica. La gioia, invece, ci mette in contatto con l’amore per la vita e con una dimensione di gratitudine verso l’esistenza. In questo senso, le emozioni diventano una guida preziosa, indicandoci i sentieri della crescita spirituale e rivelandoci il nostro vero sé.

Quando uniamo la psicologia emotiva alla consapevolezza spirituale, i benefici sono potenti e profondi. Da un lato, la psicologia ci fornisce strumenti pratici per riconoscere e regolare le emozioni senza reprimerle o rimanere intrappolati in esse. Dall’altro, la spiritualità ci insegna ad accogliere queste emozioni come messaggeri della nostra interiorità, voci che ci parlano di chi siamo veramente e di ciò che vogliamo diventare. Questa combinazione ci permette di sviluppare una visione più equilibrata e compassionevole di noi stessi, accogliendo le emozioni senza il bisogno di rifiutarle o reprimerle, e accettandole come parte del nostro cammino di crescita.

Incorporare la gestione psicologica e il riconoscimento spirituale delle emozioni nella nostra vita quotidiana significa imparare a vivere in modo autentico, in contatto con i nostri veri sentimenti e valori. Ogni emozione diventa un’occasione per conoscerci meglio e per sviluppare una connessione più profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda. Così facendo, le emozioni smettono di essere viste come ostacoli o minacce e diventano invece preziose compagne di viaggio, alleate nella nostra evoluzione personale. Riconoscere e abbracciare le nostre emozioni ci permette di sperimentare la vita in modo pieno e significativo, trasformando ogni esperienza, positiva o negativa, in un passo verso la nostra realizzazione e il nostro benessere interiore.

Il Flusso della Vita: L’Armonia tra Concentrazione e Abbandono Spirituale

Nel cuore dell’esistenza risiede il “flusso,” uno stato in cui mente e corpo si allineano perfettamente con ciò che stiamo facendo, permettendoci di vivere ogni istante con intensità e soddisfazione. La psicologia del flow, o flusso, ci insegna a immergerci nel momento presente, perdendoci nel qui e ora senza distrazioni, giudizi o ansie. Quando siamo nel flow, la nostra mente è focalizzata e ogni azione scorre naturalmente, senza sforzo. Questo stato di concentrazione totale non è solo un’esperienza piacevole, ma rappresenta un equilibrio tra sfida e capacità che ci conduce a una profonda soddisfazione. Le attività che ci portano a vivere nel flow – che si tratti di lavoro, arte, sport o persino momenti quotidiani – ci spingono a dare il meglio di noi stessi, rendendo ogni esperienza un’occasione per crescere e assaporare pienamente la vita.

Accanto alla psicologia del flow, si affianca l’abbandono spirituale al flusso della vita, un approccio che va oltre la semplice concentrazione e tocca una dimensione più ampia e spirituale dell’esistenza. Questo abbandono implica l’accettazione che esiste un disegno più grande, una direzione che va oltre il nostro controllo e che ci guida lungo il nostro percorso. Abbandonarsi al flusso significa fidarsi della vita stessa, riconoscendo che non tutto è nelle nostre mani e che ogni esperienza, anche quelle che sembrano difficili o incomprensibili, fa parte di un percorso di crescita e trasformazione. Questo abbandono spirituale al flusso non è passività, ma una fiducia profonda che permette di vivere con serenità, accogliendo ogni momento e ogni sfida come parte di un disegno più ampio. In questo senso, abbandonarsi al flusso diventa un atto di fede e apertura, che ci aiuta a superare la paura e il bisogno di controllo, spingendoci verso un’esistenza più libera e armoniosa.

I benefici di unire la psicologia del flow e l’abbandono spirituale al flusso sono enormi e profondamente trasformativi. Quando impariamo a vivere ogni momento con concentrazione e accettazione, raggiungiamo un equilibrio in cui le sfide non sono ostacoli, ma opportunità di crescita. La capacità di godersi ogni attimo senza opporre resistenza, senza il bisogno di cambiarlo o forzarlo, ci porta a vivere con armonia e pace interiore. Questo approccio ci insegna a lasciarci guidare dal flusso della vita stessa, a riconoscere che ogni esperienza ha un valore e una lezione da offrire, e che il controllo totale è solo un’illusione. Unendo questi due approcci, possiamo trovare una dimensione in cui ci sentiamo in sintonia con il nostro percorso, capaci di vivere con consapevolezza e di affrontare la vita con apertura, godendo di ogni momento per quello che è e trovando gioia e serenità anche nei piccoli dettagli. In questa armonia tra concentrazione e abbandono, il flusso della vita diventa il nostro maestro, portandoci a una vita ricca di significato e appagamento.

Cosa può fare la Terapia Online?

La terapia online offre un’opportunità preziosa per supportare chi desidera sviluppare la capacità di vivere nel flusso e radicarsi nel presente, integrando strumenti psicologici e spirituali. Attraverso sessioni guidate e personalizzate, i terapeuti online aiutano i pazienti a esplorare e adottare pratiche che portano a una vita più consapevole, intensa e armoniosa. La terapia online non solo rende più accessibili le risorse terapeutiche, ma permette alle persone di integrare nella loro quotidianità le strategie necessarie per coltivare un equilibrio tra mente, corpo e spirito.

Una delle strategie fondamentali che si esplorano in terapia online è l’integrazione di tecniche psicologiche, come la mindfulness e il flow, con una consapevolezza spirituale che arricchisce l’esperienza presente. Vivere nel flusso significa immergersi completamente in ciò che si sta facendo, senza la distrazione del passato o l’ansia per il futuro. La terapia online supporta questo processo, insegnando come raggiungere uno stato di concentrazione profonda e accettazione, sia tramite esercizi di meditazione guidata che con attività pratiche da svolgere quotidianamente. Gli strumenti psicologici aiutano a sviluppare la capacità di osservare i pensieri e le emozioni senza giudizio, mentre le pratiche spirituali – come l’abbandono al flusso della vita – invitano a fidarsi del proprio percorso, accettando l’imprevedibilità con serenità.

La terapia online promuove anche l’importanza della pratica quotidiana, che rappresenta il cuore di una trasformazione duratura. La costanza nell’applicare tecniche di respirazione consapevole, riconoscimento delle emozioni e meditazione sul presente permette di stabilizzare un equilibrio interiore, fondamentale per vivere nel flusso. La terapia online, infatti, può includere momenti di verifica e riflessione in cui si analizzano le difficoltà e i progressi fatti nel restare presenti e concentrati. Questa pratica giornaliera, guidata dal terapeuta, aiuta a radicare le abitudini positive, rendendo più naturale per il paziente vivere il presente senza fuggire nelle preoccupazioni future o nelle pressioni passate.

Infine, la terapia online invita alla lettura, all’approfondimento e all’esplorazione del cammino psicologico e spirituale, suggerendo testi, pratiche e riflessioni che possono ampliare e solidificare l’esperienza. I terapeuti online incoraggiano i pazienti a continuare il proprio viaggio verso la consapevolezza anche al di fuori delle sessioni, esplorando risorse che rafforzano il concetto di flusso e radicamento. In questo modo, la terapia non si limita solo agli incontri, ma diventa un percorso di scoperta continua, dove ogni paziente è invitato a fare esperienza e ad approfondire con curiosità.

Grazie alla terapia online, le persone possono dunque sviluppare una comprensione integrata di strumenti psicologici e spirituali, applicarli quotidianamente e continuare la propria crescita attraverso la lettura e la riflessione. Questa integrazione rende la terapia online uno strumento fondamentale per vivere nel flusso, abbracciare il presente e accogliere la vita con apertura e serenità.

“Il vero potere non sta nel controllare il futuro o rivivere il passato, ma nel trovare pace e forza nell’unico momento che possediamo davvero: il presente.”

Riferimenti Bibliografici:

  • Csikszentmihalyi, M. (1990). Flow: The Psychology of Optimal Experience. New York: Harper & Row.
  • Kabat-Zinn, J. (1990). Full Catastrophe Living: Using the Wisdom of Your Body and Mind to Face Stress, Pain, and Illness. New York: Bantam Dell.
  • Tolle, E. (1997). The Power of Now: A Guide to Spiritual Enlightenment. Novato, CA: New World Library.

Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini. Contatto e-mail consulenza@jessicazecchini.it, contatto whatsapp 370 32 17 351.

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Salve! Ho trovato questo articolo molto informativo e l’ho letto con grande interesse. Ho scoperto questo blog solo di recente e sono felice di averlo trovato. Leggerò sicuramente altri articoli. Complimenti per il blog e saluti!

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