Conflitti sul lavoro: come risolverli
By: Jessica Zecchini
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Conflitti sul lavoro: come risolverli
Quali sono le conseguenze negative o positive dei conflitti sul lavoro? I 4 consigli per risolvere i conflitti sul lavoro. Cosa può fare la terapia online?
Avere un clima sereno e disteso a lavoro è essenziale sia per l’organizzazione stessa, e per la sua sopravvivenza, nonché per i dipendenti che contribuiscono a sostenerla. Al contrario, avere un ambiente lavorativo teso, in cui non viene applicata una comunicazione assertiva, e i conflitti sono all’ordine del giorno, rischia inevitabilmente di impegnare in cattivo modo le proprie risorse, depotenziando il progetto o il gruppo di lavoro e, a lungo andare, compromettendo anche la propria salute mentale, alimentando ansia, stress e insoddisfazione.
Il conflitto, tuttavia, oltre che fonte di malessere, può essere in realtà un’importante occasione di crescita se gestito nel modo giusto. Lo scontro maturo, infatti, può stimolare una ricerca di soluzioni creative, l’adozione di nuove prospettive o cambiamenti, sia a livello organizzativo che personale, nonché un’importante apertura mentale.
Possibili conseguenze negative dei conflitti sul lavoro:
- disagi psicologici: irascibilità, frustrazione, difficoltà a mantenere la concentrazione, incapacità di rilassarsi;
- disagi fisici: insonnia, emicrania, problemi digestivi correlati a dinamiche lavorative tossiche e frustranti;
- disagi comportamentali: evitamento o abbandono nei rapporti lavorativi (dei colleghi o dell’ambiente conflittuale), aumento di sostanze alteranti (alcol, psicofarmaci).
Possibili conseguenze positive dei conflitti sul lavoro:
- rapporti lavorativi rafforzati: una comunicazione assertiva che ammette punti di vista differenti e capacità di mediazione sul luogo di lavoro contribuisce a rafforzare i rapporti tra le persone, beneficiando dunque sia al singolo che all’intero team;
- aumento della fiducia: i conflitti risolti fanno sì che il team riesca a fidarsi di più in maniera reciproca, apprendendo che l’altro è sufficientemente maturo, disponibile, aperto alla negoziazione e al confronto;
- crescita creativa e produttiva: superare conflitti nella maniera adeguata aiuta ad evolvere, a uscire dalla propria zona di comfort, stimolando creatività e produttività sul luogo di lavoro.
Gestione matura dei conflitti a lavoro
Iniziamo col dire che per affrontare nella maniera corretta i conflitti lavorativi c’è bisogno di una corretta prevenzione e gestione.
Con la prevenzione si intende la capacità di cogliere in anticipo i segnali spia di una potenziale fonte di conflitto, arginando prima che diventi invalidante.
La strategia della prevenzione include il riconoscimento delle potenziali situazioni conflittuali, nonché un monitoraggio permanente; col fine di individuare anche i possibili sintomi del conflitto (malcontento, nervosismo, disorganizzazione, disparità, difficoltà di comunicazione, calo sul lavoro in termini di tempo e impegno, pettegolezzi, ecc).
La gestione invece è la capacità di affrontare un conflitto già generatosi, rintracciando gli eventi scatenanti e gli effetti che hanno provocato, andando a risolvere la questione in maniera più aperta e costruttiva possibile. Analizzando accuratamente il conflitto richiede infatti un cambio di prospettiva: passare da “cosa è successo’’ a “perché l’altro si è sentito frustrato, disistimato, contrastato, ecc’’. Una soluzione vincente è una soluzione che parte da un’apertura attenta e condivisa, in grado di rimuovere le reali cause del conflitto, arginando l’istinto di agire in maniera aggressiva. Solo mettendo a fuoco i reali motivi, le aspettative e le emozioni altrui, saremo in grado di trovare una risposta efficace e personalizzata per sedare il conflitto.
4 consigli per risolvere i conflitti sul lavoro
Di seguito quattro consigli per risolvere i conflitti sul lavoro, riportati anche dalla Dott.ssa Paola Arisci (psicologa e specialista in consulenza su stress da lavoro correlato):
- predisposizione all’ascolto;
- ricerca di un punto di incontro accettabile da tutte le parti coinvolte;
- linguaggio adatto: prestare attenzione a espressioni, tono della voce, preferendo parole semplici, una chiara e concisa esposizione, mantenendo un clima stabile e sereno;
- gestione della rabbia: non si può gestire un conflitto in ambito lavorativo in maniera vincente se le parti sono in preda alla rabbia, è pertanto essenziale calmarsi, allontanarsi eventualmente dalla situazione, e affrontare il discorso in un secondo momento. Una corretta gestione del conflitto implica infatti menti lucide, centrate e orientate a un obiettivo comune.
Cosa può fare la terapia online?
La terapia online si rivela estremamente utile per analizzare e superare i conflitti in ambito lavorativo, migliorando la propria comunicazione assertiva e la capacità di affrontare in maniera corretta dinamiche relazionali, squilibri tra colleghi, o tra capi e personale; nonché individuare la presenza di ulteriore dinamiche tossiche come mobbing orizzontale (per l’appunto tra colleghi) o mobbing verticale (“bossing”, da parte dei dirigenti).
Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini.
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