Comportamento evitante nelle relazioni

Comportamento evitante nelle relazioni

Come riconoscere una partner evitante? Quali sono le caratteristiche? Cosa può fare la terapia online?

 

Avere una relazione con un partner dal profilo evitante potrebbe verificarsi estremamente impegnativo. Il partner evitante è infatti una persona che genera distanza emotiva e cerca di mantenerla al fine di evitare la vulnerabilità che una relazione affettiva comporta, tenendo sempre una porta aperta nel caso quest’ultima diventasse troppo seria o intensa.

All’interno della coppia tale comportamento evitante può risultare frustrante, sfinente, creare dubbio e scontento, in particolare se l’altro componente è invece una persona che ha a cuore la vicinanza emotiva e l’intimità con il proprio partner.

Ovviamente è bene sottolineare che in un rapporto amoroso la “via di mezzo’’ è quella giusta; ovvero cercare di costruire una relazione sana che amalgami autonomia e interdipendenza in maniera equilibrata, fatta sia di spazi e momenti condivisi per rafforzare la relazione, sia di spazi e momenti intimi per coltivare la propria individualità.

Come si presenta un partner evitante

Un partner dell’attaccamento evitante è in generale una persona che di fondo non vuole legami; o che cercherà sempre una scappatoia per fuggire dalla relazione o per non esporsi troppo, creando distanza emotiva e lasciando l’altro in preda a dubbi sul fatto di essere effettivamente amato.

Tale stile evitante è un vero e proprio tratto della personalità. In casi specifici può derivare da una serie di squilibri mentali, in altri è uno stile di attaccamento che la persona ha sviluppato sin dall’infanzia con le proprie figure genitoriali (spesso con una in particolare).

 

Un tratto distintivo del partner evitante è che il suo modo di interazione fredda e superficiale non varia nemmeno con gli amici o con i famigliari. Rimane invece più o meno sempre coerente, essendo un tratto tipico della personalità. Pertanto non bisogna confondersi con persone che risultano ad esempio evitanti mentre sono in procinto di chiudere una relazione. In quel caso le cause saranno da ricercare in altri fattori e non nello stile di comportamento.

Timore delle emozioni

Che sia per problematiche patologiche, o per dinamiche di attaccamento evitanti sviluppatesi nell’infanzia, la personalità evitante è caratterizzata da un profondo timore nei confronti delle emozioni (in maniera coerente quindi sia in amore, che in amicizia, che in altri contesti sociali).

Le emozioni forti e soprattutto belle lo destabilizzano, lo mettono a disagio. Allo stesso tempo si aspettano anche il peggio dagli altri e quindi cercano di ritirarsi, o di fare sempre da soli, non dando fiducia. Questo talvolta può accadere proprio con le persone più vicine e più intime, le quali installano in lui il ricordo della dinamica disfunzionale ed evitante creata in età infantile col genitore di riferimento. Inoltre spesso, tale profilo, appartiene in una percentuale maggiore agli uomini, in quanto in una società che predilige un’idea sbagliata di mascolinità hanno appreso e sviluppato a loro volta l’idea, l’importanza del manifestare i sentimenti o di curarsi dei legami affettivi, sia quasi cosa di cui vergognarsi, poco virile. Tuttavia tale attitudine emotiva può tranquillamente essere sperimentata anche dalle donne.

Comportamenti chiave

Elenchiamo di seguito i comportamenti chiave più diffusi per riconoscere una partner dal profilo evitante:

  1. tendenza a evitare gli impegni;
  2. tendenza a evitare qualunque forma di vicinanza;
  3. tendenza a evitare legami profondi;
  4. tendenza a evitare passi significativi in un rapporto;
  5. vaghezza riguardo gli impegni (o i rapporti) a lungo termine ;
  6. vaghezza riguardo i suoi impegni (o rapporti) al futuro,
  7. indecisione, poca chiarezza;
  8. possibilità nel preferire soluzioni più aperte nello stringere legami (ad esempio amicizie superficiali e poco approfondite, relazioni non ben definite, tendenza a lasciarsi quante più porte aperte senza dare la reale possibilità di far parte della sua vita, ecc);
  9. tendenza ad auto sabotare la relazione quando tende a diventare più profonda, inscenando comportamenti infantili, irosi, o ostruzionistici (reazioni scontrose, calo della comunicazione, desiderio di isolarsi o di vedere altre persone quanto più qualcuno tende ad avvicinarsi a lui/lei);
  10. modi di parlare e filosofia di vita apparentemente improntati sull’ indipendenza, sulla libertà e sull’autodeterminazione (ai danni invece dei sentimenti, delle relazioni, dell’importanza della condivisione e dei legami con le persone);
  11. difficoltà a dimostrare affetto fisico (spesso sanno usare solo il sesso come vicinanza fisica, ma non gestualità o approcci intermedi che dimostrino vicinanza fisica, ad esempio poco inclini a dare abbracci, carezze, ecc).

Gli effetti del comportamento evitante sul partner

I comportamenti di una persona evitante possono avere effetti frustranti sul partner. E’ certo che chi subisce tale comportamento si sentirà sminuito (come vi sentireste, ad esempio, se qualcuno stia sempre a parlare della sua indipendenza e dell’importanza della sua libertà, non spendendo neanche una parola su ciò che di bello c’è tra di voi o su cosa si potrebbe costruire insieme). Pertanto il partner in questione potrebbe iniziare a vacillare in una relazione con un profilo evitante, sentendosi sicuramente etichettato come quello “bisognoso’’ o “appiccicoso’’.

Nei casi peggiori un partner evitante potrebbe segnalare anche l’altro come un limite alla sua libertà, un ostacolo, oppure essere malfidato nei suoi confronti (ad esempio sospettare che stia con lui per un tornaconto economico) e pertanto risulterà essere schivo, individualista e concentrato sui propri bisogni perché “degli altri non ci si può fidare’’.

Tuttavia con un partner evitante è consigliabile l’approccio del “rinforzo positivo’’. Se lui o lei fanno qualcosa che ti piace è bene farglielo notare. Tutti i comportamenti positivi che noteremo e faremo presenti ogni volta, controbilanceranno certamente la tendenza a una visione pessimistica e distorta che ha, un partner evitante, sulle sue relazioni.

Cosa sperimenta davvero il profilo evitante

In realtà le persone dal profilo evitante hanno conosciuto in passato l’affetto e lo desiderano, ma allo stesso tempo lo temono, in quanto si è instaurata in loro una ferita solitamente risalente alla nascita e al rapporto con la propria madre o con il proprio padre, in cui non sono stati liberi di esprimere i propri sentimenti o di riceverne in maniera adeguata, iniziando proprio a fare affidamento solo su se stessi e avvalendo l’idea che se l’altro non può darmi ciò di cui (emotivamente) ho bisogno, perchè non è disponibile, allora non posso fidarmi e per stare bene dovrò fare tutto da me (se penso solo a me stesso non verrò più ferito da nessuno e non sentirò più quella sensazione spesso scaturita dalla ferita del tradimento).

Questa situazione creerà nel tempo una personalità contrastante. Da un lato si dimostra dolcissimo, gentile e accogliente; dall’altro inizia a distanziarsi o a scomparire, dando a intendere che l’altro non sia così importante e fondamentale nella sua vita (sia in amore che in amicizia).

Allo stesso tempo un individuo evitante avrà problemi nelle conversazioni che riguardano temi emotivi. Tenderanno a minimizzare sulla questione, accusando anche l’altro di paranoia o di troppa sensibilità , respingendo o abbandonando la conversazione o la relazione, pur di non confrontarsi in maniera sincera e aperta.

Tale circostanze gli faranno credere di dover sfuggire alla noia e alla monotonia, facendo ricadere la colpa sull’altro, e continuando a non approfondire mai nulla per davvero.

Cosa può fare la terapia online

Avere a che fare con un partner dallo stile evitante può diventare insostenibile in una relazione. Tramite la terapia online è possibile indagare e individuare tale stile comportamentale nel proprio compagno o compagna, e imparare a proteggersi. Innanzitutto cercando di non cadere nella rete della dipendenza affettiva, o della scarsa autostima in se stessi, interpretando la poca disponibilità dell’altro, non una nostra inadeguatezza. Tracciare quindi dei confini tra relazione sana e relazione nociva. Inoltre, tramite la terapia online, è possibile anche indagare su se stessi, sulle motivazioni che ci hanno legato a un partner evitante (paura di rimanere soli, pattern familiari, ecc); ascoltare le nostre motivazioni e le nostre emozioni a riguardo.

Sebbene un partner evitante non sia il male assoluto è bene chiedersi che tipo di relazione cerchiamo e cosa vogliamo davvero, partendo dal presupposto che l’altro deve essere accettato così com’è e che il suo miglioramento non dipende in alcun modo da noi ma da una sua, eventuale, scelta di evoluzione personale.

 

Una persona evitante può infatti lavorare sul suo passato, mettendosi in gioco sia in una terapia individuale che in una terapia di  gruppo, per elaborare al meglio il tipo di attaccamento sviluppato con le figure genitoriali, nonché sui traumi consci o inconsci, per trasformare il suo attaccamento insicuro in uno stile più sicuro.

Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini.

Contatto email consulenza@jessicazecchini.it, contatto whatsapp  370 32 17 351.

 

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