Come ti saboti nelle relazioni
By: Jessica Zecchini
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Come ti saboti nelle relazioni
Come si comportano i sabotatori sentimentali? Quali strategie inconsce utilizzano? In che modo la terapia online può aiutare a far evolvere una relazione affettiva?
Di cosa parliamo quando ci riferiamo all’auto-sabotaggio nelle relazioni amorose? Hai mai avuto la sensazione che entrare in una relazione sia una via senza ritorno? Una sorta di condanna? Un limite o un presunto fallimento già in partenza?
Tutto ciò caratterizza l’auto-sabotaggio nei rapporti. Si sa, già di per sé entrare in relazione con un’altra persona, condividerne gioie e dolori, crescere insieme, può essere qualcosa di impegnativo e complesso; figuriamoci poi se viene attivato quel meccanismo inconscio che è, per l’appunto, l’autosabotaggio. Diventa quindi quasi scontato che tali relazioni si trasformino in situazioni poco piacevoli, pesanti, frivole o fallimentari, se tutta una serie di preoccupazioni ci affolla la mente, costringendoci a tagliare la corda dal rapporto prima del tempo, a non valutare bene, a prendere decisioni affrettate o annientando direttamente l’iniziale entusiasmo.
Una ricerca americana sul fenomeno dell’auto-sabotaggio amoroso
Una ricerca condotta in America dalla psicologa Raquel Peel, volle indagare proprio sui casi di autosabotaggio perpetrati nelle relazioni affettive. La ricercatrice prese in esame più di 500 “sabotatori sentimentali’’ provenienti da tutto il mondo; e li intervistò per riuscire a capire quali azioni e quali pensieri, attivassero in loro il meccanismo dell’auto-sabotaggio. I risultati furono ben chiari alla psicologa americana, la quale riuscì a individuare quattro fattori che contribuivano a spiegare tale fenomeno di blocco.
I risultati e i principali fattori autosabotanti
Innanzitutto dallo studio emerse che uno dei primi elementi, in una relazione, che può scatenare la voglia di portarsi fuori dalla stessa e abbandonare tutto, è la critica. Frasi come: “Sei un irresponsabile! Dovevi ripulire tu la cucina!’’; anziché “Hai dimenticato di ripulire la cucina’’; oppure “Sei un idiota! Sei di nuovo in ritardo!’’ anziché “Bisogna essere puntuali quando si ha un appuntamento’’; sono solo un esempio di quei modi di fare, criticanti, subdoli e svilenti, che portano a un altro fattore problematico, ovvero il disprezzo. Il disprezzo è un altro elemento che crea un clima spiacevole e mortificante nella coppia. Essere mire di scherni, parole usate per denigrare o ridicolizzare, frasi di disappunto, sarcasmo, sono tutti esempi di circostanze che rivelano un’altra problematica: l’assenza di rispetto. Queste dinamiche di attacco, molto spesso, fanno entrare chi le subisce in uno stato anch’esso problematico per la creazione di una relazione sana, ovvero la difensiva. Mettersi sulla difensiva è certamente una risposta automatica agli attacchi continui e repentini del partner; ma purtroppo non risulta funzionale alla relazione in quanto implica alzare un muro sempre più invalicabile tra sé e l’altro. In uno stato di difensiva non si riesce a essere oggettivi, a capire le dinamiche, l’oggetto della discussione, non si riesce ad ammettere i propri errori o ad ascoltare l’altro, né tantomeno provare a trovare una soluzione o un confronto maturo. Le conseguenze sono: non assumersi le proprie responsabilità, giustificarsi a prescindere sempre e comunque, a cercare di avere ragione a tutti i costi. Anche questo è un comportamento che indispettisce e allontana il partner. Infine, sempre secondo lo studio americano, l’ultimo fattore che porta al sabotaggio di una relazione è l’ostruzionismo. Fare ostruzionismo significa non voler risolvere il problema, ostacolare l’altro, non collaborare, non assecondare idee, progetti o discorsi, fare muro. E, infatti, è uno dei modi più diretti per uscire fuori dal rapporto piuttosto che aiutare a farlo funzionare.
I consigli per evitare di autosabotarsi nelle relazioni
- evitare di farsi coinvolgere in relazioni amorose che sappiamo possano essere senza futuro già in partenza (partner troppo distanti da noi, persone non disponibili, impegnate, problematiche);
- iniziare ad osservare e prendere nota del proprio modo di comportarsi quando si è in relazione (siamo troppo giudicanti? Perfezionisti? Esigenti? Ricerchiamo la continua presenza dell’altro? Sappiamo stare bene anche da soli? Quali comportamenti faceva scattare il partner nelle tue relazioni precedenti);
- iniziare a vedere l’altro come compagno, o compagna, della stessa squadra. E’ insieme che si vince in una relazione, collaborando, facendo ostruzionismo, giudicando rimproverando, non ascoltando, non si va da nessuna parte. Proviamo a chiederci se siamo dalla stessa parte, se si sta insieme per un obiettivo comune, ovvero la serenità di entrambi. Essere i diretti “artigiani’’ della relazione di coppia, essere partecipi, aiuta a sentirsi dentro il rapporto, a viverlo in quanto protagonisti, e non estranei. Ciò contribuirà a disinnescare la fuga e l’autosabotaggio;
- essere propositivi: rimanere propositivi, avere voglia di fare, relazionarsi e crescere, è certamente un elemento molto importante per non abbattersi in una relazione, che sia appena iniziata o di vecchia data, lavorare sul “smussare’’ i propri difetti, i propri pregiudizi e il proprio pessimismo, è certamente un lavoro utile per migliorarsi e migliorare di conseguenza la relazione.
Cosa può fare la terapia online
La terapia online aiuta per comprendere al meglio i meccanismi di difesa che instauriamo in una relazione, gli sbagli, gli errori, gli atteggiamenti poco produttivi, le ferite più intime e nascoste che sottovalutiamo e che ci portano all’auto-sabotaggio affettivo. La terapia online attiva quindi una presa di coscienza del perché si mettono in atto tutta una serie di comportamenti per farsi lasciare o per lasciare (paura dell’abbandono, paura di prendersi le proprie responsabilità, paura del rifiuto, paura di perdere la propria libertà, pedanteria, scarsa stima, scarsa fiducia); e abbandonare così la relazione.
Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini.
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