Cervicale: cosa ti sta dicendo il tuo corpo?

Cervicale: cosa ti sta dicendo il tuo corpo?

Come comprendere il significato psicosomatico della cervicale? Quali zone del soma sono coinvolte? Cosa può fare la terapia online?

 

La psicosomatica è una disciplina interdisciplinare che studia l’interazione tra la mente (psiche) e il corpo (soma) e come questa interazione possa influenzare la salute e il benessere. Si basa sull’idea che ci siano connessioni significative tra gli aspetti psicologici, emotivi e fisici della salute umana. Lo stress emotivo può avere un impatto significativo sulla salute fisica.

La psicosomatica cerca di comprendere come lo stress e le emozioni influenzano queste condizioni. La somatizzazione è il processo attraverso il quale lo stress o le emozioni negative vengono convertiti in sintomi fisici. Le persone che somatizzano possono manifestare dolori, disturbi gastrointestinali o altre condizioni fisiche senza una causa organica evidente. La psicosomatica si concentra su come i fattori psicologici possano contribuire a questo fenomeno.

Avere una visione psicosomatica significa che ogni organo, ogni tessuto è depositario di immagini arcaiche e di funzioni primarie, presenti in noi fin dalla notte dei tempi, che rappresentano un “modo di essere al mondo”: per esempio, la dimensione della pelle è quella della relazione con il mondo, quella della stomaco è la disponibilità ad accogliere, quello del sistema immunitario è lo stato di allerta, ecc. Ognuno di noi possiede tutte queste dimensioni, ma crescendo “abita” preferenzialmente una o alcune di queste: uno può vivere in stato di allerta , un altro agisce in base alle sensazioni “a pelle”, e via dicendo. Ciò significa che chi è calato in una dimensione d’organo, quando ha un problema o un conflitto interiore inconscio potrà esprimerlo più facilmente a livello di questa funzione organica. (Istituto Riza di medicina psicosomatica, (2012), Dizionario di medicina psicosomatica,Riza, Milano). 

Vediamo insieme il significato della cervicalgia e quali strategie possono essere utili per risolvere l’origine del conflitto psichico.

 

Il significato simbolico della cervicalgia

La persona che soffre di cervicale è solitamente affidabile e ben inserita a livello lavorativo,  sociale e nelle amicizie. Il senso di responsabilità è esasperato e spesso tende a un approccio verso il mondo esterno troppo razionale mostrando un’empatia di facciata. Il modo in cui gestisce le relazioni è troppo sul piano mentale e spesso applica un controllo della realtà su tutti gli aspetti della vita.

Al controllo e al senso di responsabilità si affianca una tendenza all’altruismo che serve per non occuparsi di sé, imparando a volgere lo sguardo al proprio mondo interiore.

Il cervicalgico è rigido ed è sempre nella sua testa,  per questo la cervicale si infiamma quando c’è un sovraccarico di attività mentale, ma anche quando accadono degli eventi improvvisi, facendo emergere emozioni troppo forti che mettono in crisi il filtro mentale.

A volte la cervicale è dovuta a posture scorrette come quelle di chi passa molte ore al giorno davanti al computer. Lo stile di vita è improntato sulle attività mentali è c’è uno scarso uso  del corpo.

Generalmente colpisce studenti universitari dediti allo studio, che si precludono attività ludico-sportive e altre esperienze nell’ambito sentimentale e sessuale.

Persone emotive molto controllate che non riescono ad esprimere facilmente le proprie emozioni.

Persone che fanno fatica ad accettare i cambiamenti (viaggi, traslochi, trasformazione interiore).

Persone con insonnia, disturbi d’ansia, ipocondria e claustrofobia.

Persone che fanno fatica a dire di No e si sobbarcano di tanti impegni e responsabilità mentali, anche di quelle degli altri.

Persone che hanno la tendenza a inseguire sempre nuovi obiettivi e vivono nel futuro e nel raggiungimento di quel risultato, poi una volta raggiunto continuano a inseguire altri obiettivi.

Secondo la medicina psicosomatica, ogni vertebra ha una particolare relazione con un conflitto antico o recente. Ciò è importante per andare a scoprire le implicazioni conflittuali e psicosomatiche presenti in ogni vertebra. In questa trattazione ci soffermeremo sulle vertebre cervicali,  sulla zona del collo e della nuca.

Vediamo nel dettaglio il significato di ciascuna di esse.

Zona cervicale e Zona del collo

A livello simbolico le vertebre cervicali richiamano il movimento e a problemi di autostima. La zona cervicale  ha la funzione di proteggere il midollo spinale ed è di supporto della struttura e del  movimento.

Il conflitto psichico riguardante questa zona richiama a una senso di ingiustizia in cui non ci si sente liberi e in pace. Ci si sente impotenti davanti a un sensazione di schiavitù in cui si sente che l’unico comportamento possibile è quello di abbassare la testa.

 

Il collo è una zona di informazione tra collo e testa e tutte le informazioni che  passano per il collo possono manifestarsi diventando realtà. Il conflitto in questa zona rivela un’incoerenza tra pensiero e azione con sentimenti di impotenza e svalutazione. 

 

Il conflitto si esprime in due modi:

1) conflitto di direzione: il dolore blocca il movimento della testa sul piano uditivo, visivo e olfattivo.

2) conflitto di percezione: il dolore del collo va a bloccare  gli organi di senso (percettivi) che si trovano nella testa.

 

Altre lesioni o dolori al collo fanno pensare a una difficoltà nei diversi modi di vedere il mondo che non accettiamo. La mancanza di flessibilità nel pensiero e nel modo di vedere il mondo riflettono il conflitto presente in questa zona. Spesso ci si rifiuta di vedere qualcosa solo nel concreto o si vuole solo vedere qualcosa nel concreto.

 

Zona della nuca

Supporto della testa, è una delle zone più delicate della testa e si trova nella parte posteriore del collo fra il cuoio capelluto e la schiena. Il conflitto in questa zona rivela uno stato di allerta e pericolo e riguarda l’essersi sentiti ingiustamente traditi. La sensazione che qualcuno abbia tramate alle nostre spalle o per ciò che ci lasciamo indietro e non possiamo vedere, in relazione alla vita o a qualcuno. La tensione muscolare che colpisce questa zona è un non poter agire secondo il nostro volere.

 

Cosa può fare la terapia online?

Per ridurre la cervicalgia sarà importante ridurre il carico di impegni e avere un atteggiamento più allineato alla propria natura. La terapia online può essere d’aiuto per quelle persone che presentano problemi di cervicalgia e non sanno come adottare uno stile di vita più consono al loro modo di essere. Bisognerà abbandonare l’eccesso di responsabilità eliminando gli impegni superflui prendendo in considerazione solo l’essenziale.  La terapia online può stabilire dei sani confini nelle relazioni imparando a dire di No quando non è possibile prendersi altre responsabilità, eliminando le pressioni esterne.

 

Riacquisire la capacità di uscire dai soliti schemi mentali e dalle proprie abitudini cambiando l’ordine con cui si è soliti fare le cose,  potrebbe imprimere maggiore flessibilità e una visione dei modi di vedere il mondo differente. Accettare l’imprevisto e allenarsi a non sentirsi  impotenti e privi di risorse.

 

La terapia online è in grado di approfondire anche quelle situazioni in cui si sono subiti dei tradimenti  o non è stato possibile avere una visione chiara di come sono andate le cose relativamente alla vita o all’esperienza con qualcuno liberandoci dalla sensazione di ingiustizia  e di inganno.

 

Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini.

Contatto email consulenza@jessicazecchini.it, contatto whatsapp  370 32 17 351

Lascia un commento