3 disturbi alimentari diffusi

3 disturbi alimentari diffusi

Quali sono i disturbi alimentari più diffusi? Quali sono le conseguenze sulla qualità di vita? Cosa può fare la terapia online?

 

Quando si parla di disturbi alimentari ci si riferisce a comportamenti sbagliati circa l’assunzione di cibo. Di norma le persone mangiano per soddisfare le proprie esigenze nutrizionali, spinte dallo stimolo della fame.

 

Chi è affetto da disturbo alimentare tuttavia non tiene in considerazione né il senso di fame né la sensazione di sazietà, entrambe determinate dal collegamento tra stomaco e cervello. Questo vuol dire ad esempio che una persona può continuare a mangiare anche se si sente sazia, oppure non mangia pur visibilmente magra e sottopeso.

Numerosi sono i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare un disturbo alimentare, tra cui depressione, abuso di sostanze, una storia familiare in cui il modello familiare prevalente è di tipo psicosomatico oppure critiche frequenti sulle proprie abitudini alimentari, sul peso corporeo e sull’aspetto fisico.

 

I tre disturbi alimentari maggiormente diffusi

I tre principali disturbi del comportamento alimentare sono i seguenti:

 

Bulimia: consiste in una voracità patologica e nel mangiare moltissimo cibo, seguito poi dal senso di colpa e dall’autoinduzione del vomito, dall’uso di lassativi o dal digiuno.

 

Anoressia: l’individuo non mangia o mangia pochissimo, dice di essere sazio e cerca di dimagrire il più possibile senza rendersi conto di essere gravemente sottopeso.

 

Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder): la persona tende a mangiare eccessivamente, ma a differenza della bulimia nervosa non ci si auto induce il vomito, non si fa uso di lassativi o non si digiuna. Si tratta di un disturbo molto diffuso tra le ragazze adolescenti che, in seguito a problemi personali o dopo aver seguito una dieta particolarmente restrittiva, trovano conforto nel mangiare fino a perdere il controllo. Il cibo serve a calmare l’ansia ma se assunto in quantità eccessiva potrebbe recare seri danni alla salute. Spesso sono persone sofferenti, con scarsa autostima e molti di sensi di colpa. Pensano di essere brutte e goffe, e cercano di risolvere tale disagio con il cibo. L’aumento di peso tuttavia rende ancora più difficile integrarsi con gli altri, accrescendo quindi il loro disagio.

 

Questi tre disturbi alimentari hanno diverse varianti e sottotipologie, ed i soggetti tendono a muoversi da un disturbo all’altro. Nel paragrafo seguente si cercherà di analizzare un po ‘ più a fondo le tre tipologie di disturbi alimentari di cui si è parlato prima.

 

Bulimia

Chi è affetto da bulimia assume cibo in maniera veloce e in quantità eccessiva (abbuffate), ma successivamente preso dal senso di colpa per avere mangiato troppo si auto induce il vomito, abusa di lassativi o esagera con l’attività fisica per evitare di aumentare di peso. Di norma il bulimico è normopeso, ha una bassa autostima, pensa che si sentirà felice solo se avrà raggiunto il peso desiderato e difficilmente ammetterà di avere un problema.Tra le conseguenze della bulimia si possono citare danni all’apparato digerente, disturbi a gola ed esofago, dilatazione dello stomaco, aritmie cardiache, etc. A volte capita che l’anoressia e la bulimia si alternano in maniera ciclica, infatti la persona anoressica che non è più capace di digiunare cede alla fame per poi punirsi con il vomito autoindotto.

 

Anoressia

L’anoressia spinge a diminuire progressivamente la quantità di cibo nella propria alimentazione fino a raggiungere una magrezza ideale che però non sarà mai soddisfacente. L’anoressia insorge per lo più in età adolescenziale ed è maggiormente diffusa tra le ragazze. Il soggetto appare visibilmente sottopeso ma non è in grado di vedersi realmente per com’è. Per questo motivo controlla continuamente il proprio peso sulla bilancia e riduce il cibo per dimagrire ancora di più, esagera con l’attività fisica, fa uso di lassativi oppure si provoca il vomito.

I soggetti affetti da anoressia hanno come uniche fissazioni il cibo e la magrezza, pertanto tutto gira unicamente attorno a queste due cose. Per loro dimagrire significa riuscire a sentirsi forti, l’essere diventati magri aumenta la propria autostima, ma se ci si accorge di essere ingrassati o comunque di non essere scesi di peso cadono facilmente nello sconforto. Quali sono le conseguenze dell’anoressia? Ansia, depressione, assenza di mestruazioni (amenorrea), disturbi del sonno, insufficienza renale, demineralizzazione dei denti, osteoporosi, alterazioni cardiache, caduta dei capelli, etc.

 

Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder)

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata è diffuso prevalentemente tra le donne, anche se il 40% di soggetti maschi rappresenta una percentuale superiore rispetto ai casi di bulimia nervosa e di anoressia.

Questo disturbo insorge per lo più nella prima età adulta, anche se può riguardare un intervallo di età molto ampio.

Il sospetto nasce quando si inizia ad assumere cibo più velocemente del normale e in modo compulsivo fino a perdere il controllo su cosa e quanto si sta mangiando, con un tardivo senso di colpa. Il peso corporeo inizia ad aumentare progressivamente con andamento fluttuante e il soggetto manifesta una preoccupazione crescente per la forma del proprio corpo e per il peso. Spesso il disturbo è associato all’obesità con tutte le ripercussioni sulla salute e sulla qualità di vita. Le cause possono essere varie: un intollerabile stato emotivo, ripetute esposizioni a giudizi e commenti negativi altrui, insoddisfazione per l’immagine di sé, etc. Tra i sintomi psicologici e comportamentali si possono trovare un forte disagio a mangiare con gli altri, il senso di fallimento e di frustrazione, l’isolamento, bassa autostima e depressione.

 

Cosa può fare la terapia online?

La terapia online, in particolare la terapia familiare online, è la più utile per affrontare casi di disturbi alimentari, in particolare quando ci sono adolescenti che iniziano a soffrire di tali patologie.

La psicoterapia familiare online si rende necessaria quando ci sono difficoltà all’interno della famiglia in cui sono presenti conflitti, disarmonie relazionali e comportamenti anomali nei bambini e negli adolescenti.

I genitori, alla scoperta di avere un figlio/a con disturbi alimentari, spesso reagirebbero mostrandosi ancora più controllanti, andando a mantenere stabilmente la funzione del sintomo. Il sintomo  assumerebbe un vantaggio per il figlio/a all’interno del sistema familiare per rivendicare la propria autonomia, spesso ostacolata da una famiglia a transazione psicosomatica.

Con gli adulti invece il percorso sarà affrontato in maniera individuale, sempre tramite la terapia online, in videoconferenza per un supporto costante.

 

Per informazioni scrivere alla Dott.ssa Jessica Zecchini.

Contatto email consulenza@jessicazecchini.it, contatto whatsapp  370 32 17 351.

 

Lascia un commento