Le 5 fasi di una rottura: consigli pratici
By: Jessica Zecchini
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Le 5 fasi di una rottura: consigli pratici
Quali sono le cinque fasi di una rottura amorosa? Come superare la rottura in amore con dei consigli pratici? Cosa può fare la terapia online?
Quando una relazione finisce gli insegnamenti, gli strascichi, i cambiamenti, rendono questa fase della vita importante, significativa e delicata. C’è chi ne esce con un senso di liberazione, chi con un senso di smarrimento e di paura. Quello che possiamo dire è che quando un rapporto finisce, ogni rottura porta con sè l’arrivo di cinque fasi. Vediamo insieme quali sono e come riuscire a separare la fase di distacco in maniera tale da poter riprendere il nostro cammino con maggiore serenità e nuova consapevolezza.
Le 5 fasi dopo una rottura amorosa
Diversi studi hanno dimostrato come la fine di una relazione amorosa, soprattutto di lunga data, sia paragonabile a un lutto. L’altra persona in un certo senso “muore’’, non fa più parte della nostra vita, ciò che era familiare viene strappato in maniera più o meno violenta dalla nostra routine. Ci si sveglia come da un sogno e ci si deve rimboccare le maniche per fare i conti con la realtà, integrando ciò che è stato nella maniera più consapevole possibile.
Vediamo più nel dettaglio le 5 fasi di una rottura amorosa:
- NEGAZIONE: quando una relazione arriva al capolinea, la prima cosa che si tende a fare è credere che ciò che sta accadendo non sia reale, o almeno non del tutto. La parola “fine’’ non è integrata. I partner, o uno di essi, pensano che ci sia un proseguo della relazione, che le cose si aggiusteranno o che l’altro tornerà ad amarci. Ci vorrà del tempo infatti per realizzare appieno il cambiamento che porta con sé una rottura. La fase uno della negazione si basa infatti sul “rifiuto’’ di ciò che è accaduto;
- PATTEGGIAMENTO: la fase due vede il tentativo di riavere indietro l’altro, è la fase del patteggiamento o della negoziazione. In questa fase è la “speranza’’ a dettare le regole, il pensiero rivive il passato e si illude del ritorno dell’altro. Nonostante tale speranza va poi a scontrarsi amaramente contro il muro della realtà, la fase due è comunque importante in quanto si esce dalla negazione totale della perdita;
- RABBIA: la fase tre è quella della collera. Dopo tentativi di riavvicinamento, piani, confronti, possibilità di confrontarsi, alla fine ci si ritrova di fronte agli stessi dubbi, agli stessi meccanismi o comportamenti fastidiosi, scuse impacciate, frasi di circostanza. La speranza lascia spazio alla frustrazione di non poter più risanare il rapporto con l’altro. E’ la rabbia a dominare in questa fase. Una collera che probabilmente si covava da tempo ma che ora esce in tutta la sua forza verso il partner, verso terzi incomodi, o addirittura verso se stessi per non aver fatto o detto. Si prende nota che la rottura non è più una circostanza momentanea, e la speranza fa dunque spazio alla rabbia;
- DEPRESSIONE: la quarta fase ci porta a fare i conti appieno con la perdita e con quanto accaduto. La realtà provoca sentimenti altalenanti, spesso riconducibili a stati depressivi, accompagnati alla sensazione di non poter fuggire a questi pesanti stati di negatività. Talvolta la quarta fase dura al massimo un paio di settimane, tuttavia se si estende a un mese in uno stato potenzialmente depressivo con l’affacciarsi dei sintomi e delle avvisaglie che ne conseguono, è bene parlare con qualcuno e affidarsi a un professionista per essere supportati, elaborare al meglio e non rimanere soli;
- ACCETTAZIONE: la quinta e ultima fase è quella dell’accettazione. Può avvenire in un tempo più o meno lungo. E’ il bilancio complessivo che si fa di ciò che abbiamo vissuto, dei sentimenti, le sensazioni, i pensieri, le illuminazioni, le nuove consapevolezze, provati dopo la fine della relazione e soprattutto durante il nostro personale periodo di guarigione.
Consigli pratici per superare una rottura
- Tempo: sembra scontato ma prendersi del tempo per elaborare, per ascoltarsi, per far emergere tutti i nostri sentimenti, belli o brutti che siano è fondamentale per riuscire a superare una rottura;
- Circondarsi di persone che ci vogliono bene: amici, familiari, conoscenti, il sostegno dopo una rottura è molto importante per affrontarla al meglio;
- Scrivere: tenere un diario o mettere i propri pensieri, sensazioni, su carta, aiuta a rielaborarli meglio, a tirare fuori tutto ciò che proviamo e sentiamo;
- non avere fretta di fare scelte: è comune sentirsi in dovere di avere fretta, di dover fare scelte o prendere decisioni che poi si riveleranno controproducenti per la nostra guarigione; quindi ancora una volta tempo al tempo, cerchiamo invece la calma, l’introspezione, un approccio concreto e misurato;
- Preferire il no contact: pensiamoci due volte prima di ricontattare i nostri ex, con una scusa o con l’intenzione di scrivere messaggi ricchi di sentimento, quello che dobbiamo fare è rendere più semplice la rottura e incoraggiarne il processo, lasciando andare non ostacolandolo;
- “Cosa sarebbe accaduto se solo’’: non ripensarsi più con il proprio ex, se la storia fosse continuata o meno non ci riguarda, ciò che è reale è solo il presente e a questo dobbiamo attenerci e affidarci ciecamente, iniziando a viverlo senza commettere l’errore di rimanere incastrati nel passato o nella proiezione di un futuro inesistente;
- Dedicare più tempo a se stessi: hobby, percorsi di autoconsapevolezza, meditazione, arte, viaggi, libri, qualunque cosa riesca ad alimentare il nostro processo di guarigione e di introspezione ben venga, è il momento di prendersi del tempo per se stessi, per ascoltarsi, coccolarsi e iniziare ad avere più fiducia e rispetto nei confronti di sé.
Cosa può fare la terapia online?
La terapia online aiuta a superare la rottura, a lavorare sui significati della relazione, sui significati appresi, nonché sugli errori che sono stati fatti per non replicare in altre relazioni ciò che è stato. Inoltre la terapia online può aiutarci a ritrovare e a riorganizzare la propria vita in maniera appagante, su una nuova visione e su un nuovo modo di vedere la vita, basato anche sul vivere un’esistenza in maniera più introspettiva e spirituale; nonchè sugli hobby o sulle attività che sono state abbandonate, lavorando di più sui desideri autentici dell’anima.
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